Reiwa Fusion Restaurant

"Ristorante enorme fusion giappo con piatti anche cinesi ecc, sono andato per la prima volta questo giovedì con i colleghi e sono rimasto particolarmente colpito. Tutto ottimo nighiri ottimi, sashimi fresco e uramaki generosi. Ho preso 8 piatti ma essendo un Allyoucaneat potevo andare avanti, un litro di vino in 3 e abbiamo speso circa 19 € a testa. Rapporto qualità prezzo ottima!"

"Luci e ombre di un AYCE superiore alla media. Reiwa è il primo fusion milanese con la formula AYCE ad aver azzardato una proposta kaiseki. Cos'è il kaiseki? E' la cucina giapponese che propone molti piatti differenziati (qui ce ne sono 150 all'incirca ma in maggior misura cinesi) in quantità pari a degustazione ma con grossa attenzione alla qualità degli ingredienti e agli accostamenti. La qualità degli ingredienti è difatti notevole, gli accostamenti a volte centrano l'obiettivo, in alcuni casi non sono tali da unire adeguatamente le materie prime e un ingrediente copre completamente gli altri. Nonostante questa premessa la qualità è sempre abbastanza buona e a tratti anche notevole. Personalmente molto graditi il bignè truffle; il mix di sashimi con bufala (anche se non di omakase si tratta come segnalato dal locale... l'omakase è scelta a discrezione della cucina delle migliori pietanze disponibili, non di quadrati sparsi di pesce su bufala); molto buona la tartara di salmone evergreen; piacevoli i nighiri con pesce scottato; superlativo l'Ura Truffle Gold con asparago, tonno, capasanta e salsa tartufata (da solo vale una visita al posto); gradito assai l'uramaki tricolore (con gambero rosso, burrata, avocado e gambero in tempura. A tal proposito qui, come preparano i gamberi (suggeriti dunque anche quelli cinesi) non li preparano da nessuna parte, provare per credere, una delizia anche all'interno degli uramaki, cosa più unica che rara. La tempura... quella di grachi Moleke era super oleosa/unta e dunque bocciata, quella di capesante era da capogiro! Da provare assolutamente. Ho tentato anche l'Okonomyaki vegano (rarissima specialità cinese a Milano). E' buono per carità, ma come tradizione impone l'enorme pregnanza di verdure stufate e compresse lo rendono un mattone (senza considerare la tonnellata di salse appresso). Se mangi quello non mangi altro e difatti l'ho lasciato scusandomi ripetutamente perché non è mia abitudine mancare di rispetto alla cucina avendo lavorato per anni nell'ambito della ristorazione. Una nota a parte per le presentazioni su menù e ciò che effettivamente si riceve. Impiattamento a parte, assolutamente nella media, le millefoglie (crispy tuna e crispy truffle) sono servite in quantità di uno ad ordinazione e sono grandi meno di un cm per un cm rispetto al piatto di 35 cm di diametro!. Ora... kaiseki ok, ma da qui alla nutrizione artificiale in pillole ce ne passa... Capisco poi che l'astice come sashimi sia servito solo su pagamento extra (figuriamoci, per carità!), ma che anche il roll con astice (cosa non segnalata sul menù) venga servito alla stessa condizione non funziona. Non funziona neanche il fatto che il sashimi più nobile (con gambero rosso, capesante, scampo e ricciola - anche qui chiamato impropriamente omakase) venga proposto solo a coppie quando basterebbe dimezzarne la quantità per soddisfare anche chi viene nel luogo mangiando da solo e che invece a quanto pare viene considerato al pari di uno sfigato. Le tataki non presentano crosta laterale di alcunché, non sono ricoperti da ikura come scritto sul menù, ma da una buona salsa dello chef rovinata da maionese sopra. Ecco... le salse e i topping... troppi, alterano i sapori e non rendono la raffinatezza che la cucina giapponese, tanto più kaiseki, richiede. Il Sashimi Gourmet ad esempio è talmente affogato nella salsa di cocco da lasciar percepire solo quel gusto. Alcuni nighiri, come l'Ebi (gambero in tempura) Pistacchio hanno più il sapore del croccante di mandorle che di pesce e non legano in alcun modo con il riso. Location assai caratterizzata. Il servizio è efficiente, molto informale, a tratti però scostante. Non male come esperienza e sapendo ora cosa viene proposto, in futuro ordinerò quello che mi ha convinto maggiormente. Suggerimento? Alzare lievemente il prezzo in linea con gli AYCE di ultima generazione di due-tre euro a testa e garantire qualcosa in più al cliente (da 32 euro, con una bottiglietta d'acqua a 36 non credo la differenza sia così sostanziale)."

"Siamo stati in questo ristorante per una cena in famiglia. La location è carina, sicuramente particolare, ottimo il parcheggio per gli ospiti che è sicuramente un punto a favore. Il cibo era buono con alcuni spunti su piatti particolari. Il cevice ad esempio era buonissimo, mentre i gamberi sale e pepe nella norma. Comunque tutti i piatti erano ben preparati e buoni. Camerieri gentili e preparati. Veniamo ora al perché delle 4 stelle, il menù, le proposte non sono spiegate come ad esempio gli uramaki ma ci sono solo i nomi e questo ha creato difficoltà. Non potevamo chiedere di spiegarci 20/30 piatti e poi anche ricordarseli. Abbiamo provato con Google ma non sempre ci ha aiutato. Peccato perché questo non ci ha permesso di godere appieno della cena in quanto non volevamo ordinare alla cieca. Il conto un pelo alto, diciamo che se non ci fosse stato l’inconveniente detto sopra, sarebbe stato più adeguato e sarebbe risultato giusto perché alcuni piatti sono più ricercati di altri ayce Penso comunque che questo possa essere una alternativa al mio sushi di fiducia ma lo terrei più per cambiare ogni tanto."

"Una piacevole sorpresa in una zona di Milano dove un buon ristorante giapponese mancava! La formula è AYCE, ma la qualità dei prodotti è ottima e le idee dietro alcuni piatti sono decisamente originali. Oltre ai grandi classici della cucina giapponese ci sono proposte al tartufo, alla spuma di lime, ai fiori di zucca fritti… insomma, si può decisamente sperimentare! L’ambiente è grande, pulito e curato, sebbene l’atmosfera sia forse un po’ “fredda”, cosa che però non penalizza assolutamente l’esperienza. Il personale molto gentile e disponibile, anche nel descrivere i piatti e nello spiegare alcune voci del menù (forse suggerirei una versione aggiornata del menù con gli ingredienti di alcuni piatti, come gli uramaki, che sono descritti solo dal nome). Oltre al sushi si può mangiare anche cucina cinese, dal classico riso alla cantonese a piatti più audaci. Il conto non è dei più economici, ma la qualità ripaga: sono già tornata e tornerò ancora!"

"Locale molto grande, bello e pulito. Il menù ha una vasta scelta di specialità, piatti che non si trovano solitamente in altri ristoranti che propongono un menù all you can eat, impiattamenti bellissimi colorati e da mangiare anche con gli occhi. Lo staff è davvero gentile e servizievole , capace di spiegare e consigliarti nel miglior modo. Rapporto qualità/prezzo giusto ci torno sicuro!"