Palazzo del Monte di Pietà

"Il Palazzo del Monte di Pietà, si trova nel centro storico di Roma, Rione VII (Regola), ubicato nell’omonima Piazza, della quale fa da quinta di scena, occupandone un intero lato. L’edificio originario venne realizzato alla fine del XVI secolo, quindi all’inizio del XVII secolo venne venduto al Monte di Pietà, gestito da una opportuna confraternita, la nuova realizzazione venne affidata a Carlo Maderno, con la collaborazione di Francesco Borromini. Il palazzo si sviluppa su quattro piano più quello a terra, e possiamo suddividere la facciata in tre sezioni in quella centrale più significativa spicca al centro una grande edicola sacra con l’immagine della Pietà contornata al primo piano da tre finestre per lato architravate e con mensole. Alla base è posta anche una bella fontana caratterizzata da una semplice vasca semicircolare (che ricorda le tazze di quell’epoca) nella parte più alta si trova un mascherone dalla cui cannella posta nella bocca fuoriesce l’acqua verso la vasca, ai lati sono presenti due piccoli draghi Caratteristica è la parte sinistra della facciata dove spicca il campanile a vela, dove alla base è posto un grande orologio con numeri romani e nella parte superiore la cella campanaria a vista con due campane poste in verticale una sopra l’altra, a coronamento e posto un frontone triangolare il cui timpano è ornato da un bassorilievo di Cristo risorto."

"Vi si accede raramente con visite guidate e rappresenta ancora oggi l'emblema dell'ente istituito con lo scopo di combattere l’usura e fornire credito su pegno con bassi tassi di interesse e arginare il fenomeno dell'usura nella Roma dei Pap. Il cd Monte di Pietà (o anche Monte dei Pegni) venne fondato nel 1527 dal francescano Giovanni da Calvi con l’approvazione di Paolo III Farnese ed ebbe varie sedi prima di ottenere questa stabilmente a inizio 1600, acquistando il palazzo fatto costruire dal cardinale Santacroce su progetto di Ottavio Nonni (il Mascherino) e risalente a fine cinquecento. Maderno e Borromini si occuparono del primo ampliamento della facciata principale. I lavori di costruzione e ristrutturazione proseguirono però fino a metà del 700 quando venne acquistato un altro edificio adiacente (la c'è casa grande Barberini, oggi sede di un liceo) uniti a fine settecento da un passetto ancora esistente (l'arco del Monte). Il vero tesoro è la cappella barocca ospitata all'interno mentre la facciata è sobria, caratterizzata da due portali con una fontana nel mezzo e sopra la bella edicola ornata con due stemmi papali e con una statua di Cristo e, sulla sinistra, un campanile con il cd orologio mattol che pare non abbia mai segnato l'ora esatta. Sembra un po' austero ma merita maggiore attenzione. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se volete seguitemi"

"Palazzo Santacroce Aldobrandini si eleva in tutta la sua imponenza strutturale in piazza del Monte di pietà. Fu costruito dal Mascherino su committenza del Cardinale Santacroce a fine '500 per le nuove esigenze del Monte di Pietà, le cui precedenti sedi non erano ritenute funzionali alla incrementata diffusione della materia dei crediti su pegno . La facciata principale fu poi rinnovata dal Maderno e dal Borromini con la realizzazione di due magnifici portali d'ingresso. Acquisito il palazzo Barberini a lato della piazza, i due edifici furono uniti tramite un arco che ancora oggi costituisce il c.d. passetto che consente il passaggio da un palazzo all'altro. Incastonata nella parte alta della facciata principale possiamo ammirare una splendida edicola raffigurante Gesù nel sepolcro a braccia aperte e lateralmente un orologio che pare non scandisca le ore in modo esatto, alla base del palazzo una magnifica fontana fa bella mostra di sé a favore di chi la guarda. La vera chicca del palazzo è però situata all'interno ed è costituita da una cappella a pianta circolare realizzata dal Peparelli e completata dal De Rossi e dal Bizzaccheri. I rilievi in marmo presenti nella cappella costituiscono una delle vette più elevate del barocco romano e l'esperienza estetica sperimentata dal visitatore attraverso l'organo della vista è tra le più belle che si possano immaginare tra marmi rossi e verdi che costituiscono la quinta per i rilievi e le statue in marmo bianco realizzate da sommi scultori."

"Palazzo storico in parte visitabile. Oggi sede del Consiglio di Stato. In passato si trovava il banco dei pegno. Merita una visita la cappella"

"Bel palazzo e fontana alimentata dall'acquedotto di Paola."