Ristorante La Sciabola

"Piccolo e intimo ristorante nel cuore del ghetto ebraico di Padova. L'atmosfera è quella da bistrot francese parigino e la grande vetrata che guarda verso il portico regala una bella vista sui passanti e sul via vai lungo la strada. Musica soffusa e una bella carta dei vini completano l'opera. A livello di piatti fose si potrebbe ancora migliorare. Abbiamo assaggiato un'ottima la carbonara al tartufo e degli ottimi finocchi gratinati. Ciononostante sono restata molto delusa dai cannoli ripieni di baccalà mantecato con mele (cialda del cannolo troppo dolce, fredda e dall'aspetto industriale), dalla bistecca con crema di formaggio (crema troppo abbondante che copriva totalmente il sapore della carne che in se era cotta benissimo) e amche dal dolce, una tartelletta alle mele molle e servita con la panna spray industriale. Basterebbro giusto dei piccoli accorgimenti che potrebbero migliorare moltissimo il livello dei piatti e li renderebbe più autentici. Abbiamo bevuto un ottimo vino, sapientemente consigliato da proprietario e abbiamo speso una cifra onesta. Spero di tornare presto a provare un menù meglio studiato perché il loclae vale davvero la pena."

"QUANDO LA BUONA VOLONTÀ NON BASTA Prima esperienza in questo locale del ghetto di Padova, dall’aspetto carino. Entriamo per pranzo senza prenotazione tra i primi clienti. In 4 ci viene dato un tavolo minuscolo che, prevedibilmente, si rivelerà troppo piccolo per contenere stoviglie, posate, bottiglie e quanto necessario. Per inciso: alle 12:20 trovare l’unico bagno occupato da 2 dipendenti che si tirannò Cantina: fornita e non banale, prezzi adegu Cucina: mettere in menù piatti elaborati che a malapena riesci a realizzare. Il risultato è quello di avere un piatto con buone materie prime mescolate quasi a caso, senza alcun equilibrio o idea di base. Temperature, consistenze e sapori che non trovano ragione di stare assieme i peggio che si coprono o scontrano. Le tagliatelle di seppia su fondo di piselli si risolve in una zuppa di piselli con crostini(insipidi) che non lascia nemmeno l’idea del sapere della seppia che dovrebbe valorizzare. Tris di tartare talmente confuse e coperte da salse di agrumi piccanti talmente fuori posto da non far comprendere nemmeno di cosa fossero le tarare, nemmeno se di carne o pesce. Per gli altri piatti i commenti sarebbero dello stesso tipo. Un vero peccato. Consiglio allo chef/gestore di inserire in menù piatti meno complessi il cui equilibrio sia più facile da trovare per passare in futuro, con maggiore esperienza, cimentarsi nei piatti oggi in menù. Prezzo: sarebbe stato adeguato qualora il cibo fosse all’altezza del menù, è invece sproporzionato alleggeriva realizzazione."

"Cucina tradizionale, veloci, gentili, disponibili e tutto buonissimo, hanno circa 5 alternative a portata, chiedendo, ci hanno spiegato che variano in base ai prodotti freschi che reperiscono di volta in volta. Rapporto qualità prezzo giustissimo per essere in centro Padova. Consiglio vivamente."

"Il ristorante, situato a due passi dalla piazza delle erbe e il palazzo della ragione, permette di immergersi nella cucina tipica del posto. Ottimi i Bigoli all'anatra. Consigliato!"

"Che tristezza! Quantità ridicole, la foto parla da sé. Compensato dalla qualità? Non direi! Il resto era buono. Ma quei Bigoli fanno proprio tristezza. All'uscita non abbiamo potuto pagare il conto separatamente, "ho già fatto lo scontrino" ci ha risposto il proprietario. Di certo poco cortese"