Ospedale Cottolengo

"Buongiorno mia mamma di quasi 90 anni è stata portata dal pronto soccorso del martini all ospedale cottolengo ed esattamente al secondo piano reparto San luigi, con diverse patologie: restringimento della vena aorta emoglobina bassa che ha necessitato trasfusione di sangue, e una grave disfunzione renale. Dopo poco più di 3 settimane mi è stato detto che i parametri sono tornati a posto e quindi può tornare a fare la vita di prima. Peccato che mia mamma essendo stata quasi un mese a letto non si regge in piedi fa a mala pena pochi passi con il deambulare,e il fisioterapista ha detto che può tornare a casa .Noi abbiamo semplicemente chiesto che fosse trasferita in una lungodegenza per darci il tempo di trovare una struttura in quanto noi non riusciamo a seguirla lavorando soprattutto in questo periodo sotto le feste in quanto sia io che mio fratello lavoriamo in un centro commerciale .Inoltre la sua casa non è adatta a ricevere una badante in quanto è solo camera e cucina in affitto. Detto questo loro avrebbero il coraggio di mandare a casa una donna di quell età in quelle condizioni giorno e notte,sapendo che rimarra da sola per svariate ore .E veramente scandaloso!!!! Per fortuna che il loro motto è non lasciamo mai solo nessuno!!!"

"Al numero del centralino non risponde mai nessuno, al cup la voce registrata dice di chiamare dalle 9 alle 13 ma se lo fai il disco ti dice che a causa del traffico devi richiamare dalle 9 alle 13 e cade la linea. Si può capire tutto, l elevato afflusso, il covid che vale come scusa buona per giustificare ormai ogni disservizio ma se si segnalano tutti questi disservizi, da mesi se non anni, le scuse non sono più valide, significa che ci sono persone che prendono uno stipendio e non si sa dove siano, perché se non rispondono al centralino significano che non sono davanti al telefono ma soprattutto che le orecchie di chi ascolta le lamentele sono chiuse perché non c è la volontà vera di migliorare le cose. Questo paese va cosi male perché sono le persone che fanno la differenza e la grande maggioranza, soprattutto in stutture che lavorano con il pubblico, fanno acqua da tutte le parti e chi ne ha bisogno, purtroppo è sempre in difficoltà. Vergognatevi almeno un po' anziché essere anche infastiditi ed arroganti quando per sbaglio rispondete."

"Competenza, conoscenza e gentilezza sono alcune delle qualità che in questi ultimi 5 anni, frequentando il CAS dell'ospedale Cottolengo, ho avuto subito modo di notare. Non finirò mai di ringraziare il Responsabile e referente medico Dott. Carlo Alberto Raucci con cui ho avuto il pregio di essere seguita nella mia esperienza oncologica. Un Grazie speciale va anche alla Signora Grazia Arnoldi della segreteria DH che con chiarezza e pazienza ti guida nelle pratiche più burocratiche ma che ha sempre un ascolto sincero. Un grazie sincero per la vostra professionalità."

"Vergognosi, parlo per mia mamma.. In cura in oncologia.. Le danno appuntamenti per le visite ad una determinata ora e la passano( di conseguenza anche a tutte le persone dopo) esattamente dopo 2 ore! Come se le persone, soprattutto in un reparto delicato come quello, siano li per un raffreddore o un mal di pancia.. Parlo di oggi, entra in ambulatorio e il dottore le chiede e lei cosa ci fa qua??.... Forse perche mi avete dato appuntamento voi?!?!?! Mia mamma spiega tutto ciò che si sente, e credetemi si sente davvero male, lui nemmeno guardandola in faccia scrive solamente al pc e non la degna manco di una risposta... Alla domanda ma è normale che io dorma anche 24 ore su 24,la sua risposta e stata be meglio che dorma piuttosto che sentire dolore.... E così piu o meno sono state anche tutte le altre visite. Possibile che un malato oncologico, che magari fa anche fatica a deambulare debba fare avanti e indietro per sentirsi trattato come il nulla!?? VERGOGNA"

"Mio malgrado mi trovo a dover frequentare assiduamente questo ospedale, ho girato vari reparti ma quello in cui vado più spesso è il DH Oncologico. Credo che non sia scontato quello che si trova là dentro. La professionalità è altissima, come pure le competenze, ma quello che resta davvero nel cuore è la bontà, l'attenzione alla persona, il calore da cui si viene avvolti. Tutti, dal primo all'ultimo sono disponibili, gentili, non si viene mai e poi mai lasciati soli. Spero che nessuno debba mai andare a scoprire realmente quanto sono meravigliose quelle persone, ma se doveste entrare in contatto con una solo di loro certamente sentirete come vi aiuteranno a portare con più facilità il peso di una malattia come questa. Non avrò mai abbastanza parole per ringraziarli."