Circo di Massenzio

Via Appia Antica, 153, Roma (RM)

● Aperto
4.5 508
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Via Appia Antica, 153, 00179 Roma RM, Italia
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Informazioni

Il Circo di Massenzio è uno dei luoghi di maggior interesse storico e culturale di Roma, situato lungo la Via Appia Antica al civico 153. Questa antica struttura risale al III secolo d.C. ed è considerata una delle più grandi arene di spettacolo della Roma antica.

Oggi, il Circo di Massenzio è un importante museo e attrazione turistica, aperto al pubblico per far conoscere la sua storia e per permettere ai visitatori di ammirarne l'imponenza e la bellezza architettonica. La struttura è stata oggetto di diversi lavori di restauro che hanno permesso il recupero di alcuni degli elementi più importanti, come il podio, la meta e la cavea.

All'interno del Circo di Massenzio si possono ammirare diverse opere d'arte e reperti archeologici provenienti da scavi condotti in loco, che testimoniano la grande importanza di questa struttura nell'antica Roma. Uno dei pezzi forti della collezione è rappresentato dal celebre rilievo di Costantino, che commemora la famosa battaglia di Ponte Milvio.

Inoltre, il Circo di Massenzio ospita numerosi eventi culturali e ricreativi durante tutto l'anno, come spettacoli e performance di artisti di strada, mostre e rassegne storiche, proiezioni di film e tanto altro ancora. Insomma, una visita al Circo di Massenzio è un'esperienza indimenticabile per tutti coloro che vogliono scoprire la storia e la cultura di Roma in modo coinvolgente e sorprendente.

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Recensioni

Nuova Recensione
Valutazione (obbligatoria):
Eleonora Colarieti:
4

"Veramente un bel sito storico lungo la strada dell'appia antica. È aperto al pubblico quindi non serve pagare alcun biglietto. È impressionante vedere come tutto ciò si sia mantenuto perfettamente. Lungo la strada si trovano delle spiegazioni riguardo la sua storia e l'immagine di una sua possibile ricostruzione in base alla sua planimetria. L'unico problema è che è piuttosto incolto, quindi impossibile da visitare senza strusciarsi le gambe (PORTATE CALZINI ALTI DI RICAMBIO)."

quasi 2 anni fa
Franco Aliasi:
4

"La via Appia è un sito fantastico in sé, è costellato, su entrambi i lati, con attrazioni storiche da visitare. Il circolo stupisce per la sua estensione, oggi ricoperta dal verde, nelle rovine è possibile vedere il profilo della pista da corsa lunga circa 500 metri, gli splati e le due torri di accesso. Ingresso gratuito"

quasi 2 anni fa
L'Osservatore Tiburtino:
5

"Il circo di Massenzio o di Romolo, costruito tra il 306 e il 312 d.C., è realizzato, come le altre costruzioni massenziane, in opera mixta o listata con filari alternati di laterizi e blocchetti di tufo. Aveva dimensioni ragguardevoli: era lungo 465 m, con una larghezza nel punto più ampio di 71 metri. La spina, una struttura ancora oggi ben visibile che separava i due rettilinei, era lunga 270 m circa; Massenzio la decorò con un obelisco proveniente dal tempio di Iside al Campo Marzio che, secoli dopo, nel 1650,venne trasportato in piazza Navona per completare la fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680). Al centro del lato curvo del monumento, a est, si apre l'ingresso principale, la porta Triumphalis, dalla quale era possibile accedere alle gradinate; sul lato opposto, a ovest, si trovano i carceres, racchiusi tra due alte torri. Altri due ingressi, prossimi alle torri, consentivano l'accesso alle gradinate che potevano accogliere un totale di circa 10.000 spettatori. Lungo il lato meridionale del circo si apre la porta libitinensis, attraverso la quale venivano fatti uscire i cavalli e gli aurighi che durante la corsa erano coinvolti in incidenti. Sul lato nord si innalza il Pulvinar, il palco dell'imperatore, collegato al palazzo da un lungo corridoio porticato. Sul lato sud si conservano i resti del Tribunal ludicum, prendevano posto i giudici di gara. La struttura da cui aveva inizio la corsa era costituita da carceres e dalle due alte torri laterali poste alle estremità e conservate per tre piani. L'insieme doveva avere in origine l'aspetto imponente di una fortificazione. Nei carceres, costituiti da arcate al centro delle quali si apriva la porta pompae, prendevano posto i dodici equipaggi pronti alla corsa secondo un ordine stabilito con sorteggio. Dalla porta pompae entrava nel circo la processio che dava avvio alle corse, guidata dall'editor spectaculorum, l'organizzatore dei giochi. Lo seguivano gli aurighi con i loro carri, gli atleti che si sarebbero esibiti negli intervalli della corsa, musici e danzatori. Sfilavano anche i sacerdoti che portavano immagini delle divinità su appositi carri. L'editor spectaculorum aveva anche il compito di dare l'avvio alla corsa gettando sulla pista un panno,la mappa, dalla loggia soprastante i carceres."

quasi 2 anni fa
Roberto Cecchini:
5

"Non esiste solo il circo Massimo...anzi....direi che per molti versi questo lo superi anche poiché la spina e le mete sono ben visibili come i carceres e la porta trionfale sul fondo, la tribuna imperiale e le torri di sostegno alle gradinate. Senza una guida i pannelli non saranno sufficienti a farvi comprendere il tutto ma un po' di conoscenza e un po' di immaginazione faranno il resto. NON LIMITATEVI a fare solo il primo tratto ma percorrete tutti e 500 metri fino al fondo perché sia a destra sia a sinistra troverete utili indizi sulla struttura....ad esempio a metà sulla destra scorgerete la porta da dove uscivano i feriti, con impagabile vista sulla tomba di Cecilia Metella. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile."

quasi 2 anni fa
Vincenzo Calabrò:
3

"Circo di Massenzio o Villa di Massenzio è uno stupendo luogo di costruzioni dell'antica Roma. Il circo, situato nel Parco dell'Appia Antica a meno di 100 m dalla Tomba di Cecilia Metella, è una parte del complesso che riguarda un prato di dimensioni enormi (90m x 290m) che fungeva da luogo di gara dove correvano le celebri bighe romane. Famoso il film "Ben Hur" con l'attore Charlton Heston della corsa con le bighe tirate da quattro cavalli. È rimasto il perimetro, con i resti di due torri e il divisorio dello stadio. Nonostante i pochi ruderi non è difficile immaginare quello che succedeva in una giornata di gare. Adesso c'è un enorme prato verde che permette una passeggiata rilassante e intensamente piacevole in un ambiente silenzioso immerso nella natura. Durante una bella giornata di sole in inverno come oggi si rimane stupiti dalle belle sensazioni prodotte passeggiando laddove correvano i cavalli. Le poche foto che pubblico dicono molto più del testo scritto. Una foto riprende sullo sfondo la luna e un aereo che solca il cielo di un azzurro indimenticabile."

quasi 3 anni fa
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